Allontanamento Specie Infestanti
Il seguente articolo è puramente informativo.
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L'allontanamento mezzo falchi consiste nell’utilizzare i rapaci nell’allontanamento di specie infestanti come piccioni, gabbiani, cormorani, corvidi,
aironi e qualsiasi altro volatile che provoca o può provocare gravi o seri danni all’ambiente o/e all’uomo.
Prima di parlare delle varie applicazioni voglio fare un po’ di chiarezza:
molte volte giornali, televisione e altri mezzi di informazione hanno parlato tanto dell’utilizzo dei falchi da Falconeria negli aeroporti,
o addirittura nei privati, come ristoranti, cascine, piccole e grosse imprese, capannoni, etc. tutti con un punto in comune “problema piccioni”.
Hanno fatto vedere il falco come un mezzo infallibile per risolvere piccoli e grandi problemi …. In un certo senso è vero.
Un falco in volo incute paura a molti uccelli e li fa allontanare ……. ma, per quanto tempo?
E’ proprio questo il punto: ho provato personalmente a cronometrare in quanto tempo una colonia di circa 50 piccioni tornavano dopo il 1° allontanamento
in un tetto che avevano preso come fissa dimora …..dopo 15 minuti il primo gruppo era già al posto di prima, poi pian piano arrivavano gli altri.
Continuando con il lancio dei falchi, con permanenza in volo, inseguimenti e via dicendo si arriva allo scopo prefissato, ma non in giornata,
ci vogliono più giorni, facilmente si arriva a mesi di lavoro e dopo, raggiunto lo scopo, si fanno degli interventi sporadici per dissuadere dei nuovi arrivi
o i vecchi che provano il rientro.
Il problema si allontana fino a quando è disturbato, altrimenti siamo punto e a capo.
Ottima è la collaborazione del falconiere con le ditte di allontanamento tramite dissuasori,
per intenderci tramite il posizionamento di punte allineate nei cornicioni, grondaie, luogo preferito per lo stazionamento sui tetti,
o le reti posizionate nei siti di nidificazione posti sempre in punti strategici dei tetti che, uniti ai falchi danno dei risultati anche permanenti.
Per concludere l’allontanamento mezzo falchi è un ottimo metodo se fatto con i dovuti accorgimenti e per periodi più o meno lunghi con ritorni anche nel tempo
o addirittura di stazionamento del falconiere.
AEREOPORTI
E’ un valido mezzo utilizzato negli aeroporti per risolvere il problema degli uccelli che stazionano per periodi più o meno lunghi all’interno di perimetri aerei
e terrestri degli aeroporti, possono danneggiare gravemente aerei e in primo luogo i passeggeri, basti pensare alla tragedia avvenuta il 1° giugno 2003
all’aeroporto di Linate (MI), quando un aerotaxi si schiantò contro un capannone industriale dopo che uno dei motori del velivolo risucchiò alcuni piccioni
di uno stormo subito dopo il decollo, provocando la morte dei due piloti.
Il fenomeno di risucchio di uccelli nei motori degli aerei provoca grossi e frequenti incidenti.
La media è alta anche in Italia, negli Stati Uniti circa 1500 scontri l’anno.
Gli aeroporti, essendo “territori” dove la caccia è vietata e dove le uniche fonti di disturbo per gli uccelli sono gli aerei e gli addetti ai lavori,
favoriscono l’insediamento di grossi gruppi di volatili che lì trovano habitat favorevoli alla nidificazione e alla nutrizione dei piccoli,
l’aeroporto per loro è come una riserva naturalistica.
Gli uccelli più frequenti sono corvi, piccioni e gabbiani, sono stati utilizzati vari sistemi per allontanarli come dei cannoncini che sparano a salve,
ultrasuoni e registrazione di versi di rapaci con le loro sagome artificiali a bella vista, ma con scarsi risultati, dopo un poco gli uccelli si abituano …..
ma c’è una soluzione: in molti aeroporti di tutto il mondo e solo in alcuni di quelli Italiani, si utilizzano i falchi da Falconeria,
in media per aeroporto ne sono sufficienti 10-12 e vengono utilizzati a turno e in base al tipo di problema.
I più utilizzati sono le femmine di falchi sacri, pellegrini, girifalchi, loro ibridi e in certi casi astori e poiane di Harris.
Il falconiere è in stretto contatto via radio con la torre di controllo, che una volta avvistato lo stormo comunica al falconiere
la zona di sgombero e qui entra in azione il falco che, lanciato in aria, rotea e s’innalza sopra al punto spaventando lo stormo che così viene allontanato,
mentre il falco viene richiamato al logoro dal falconiere e l’area è così sgombra. Se gli uccelli non si allontanano vengono attaccati dal falco che così li disperde.
ALTRO
Con lo stesso metodo vengono utilizzati nelle discariche, luogo preferito da gabbiani e corvi che trovano di che cibarsi e non solo,
se trovano carcasse, pezzi di cibo e simili li raccolgono e li portano via per paura che un “compagno” del gruppo glieli rubi,
posandosi poi su edifici di centri abitati trasportando col cibo possibili malattie o altro.
Un falconiere con una pattuglia di buoni falchi, a tempo pieno, risolve tale problema, …..
ma anche questo utilizzo in Italia è poco sfruttato.
I falchi possono trovare impiego anche nei centri storici, nelle zone archeologiche, negli ospedali, per il problema del sovrapopolamento di piccioni,
gabbiani e corvi che con i loro escrementi, detto guano, sporcano statue, obelischi, colonne e così via;
basti pensare che a Mosca per proteggere la doratura delle cupole della cattedrale del Cremino infestate dai corvi e dai loro escrementi,
è scesa in campo l’Armata Russa che ha attivato un soldato falconiere con dei falchi per allontanare i corvi.
I falchi vengono inoltre utilizzati nelle dighe e nell’itticoltura per allontanare gabbiani, cormorani e aironi che si sovrapopolano in tali posti e che
predando i pesci provocano seri danni a enti pubblici e privati.
Molte malattie di piccioni malati possono essere trasmesse all’uomo come l’ornitosi, la salmonellosi, la triconomiasi, la meningite infantile e
altre dovute a zecche e insetti vari che sono loro ospiti.