Caccia con i Rapaci
LA CACCIA CON IL FALCO, DESCRIZIONE DEL PRESIDENTE E MAESTRO FALCONIERE DEL CIRCOLO
La Falconeria è principalmente caccia con il falco e io la pratico ormai da anni, seguendo le normative vigenti in Italia, compresa la licenza di caccia, certificazione e documento principale per poter esercitare la Falconeria.
Pensate al mio astore femmina Etna, che lanciato su un albero alla partenza per la battuta (caccia in pianta) mi segue nel fitto della boscaglia senza richiamarla per poi piombare da un albero a un minimo richiamo sul fagiano che frulla o sul coniglio che cerca rifugio; oppure Attila, falco Sacro maschio, abituato a cacciare a vista la selvaggina da penna come facevano i falconieri antichi o gli arabi dei tempi moderni, capace di voli a cul levè di centinaia di metri con agganci mozzafiato, o levate verticali, alla ferma del cane, del fagiano con il Sacro che aggancia anch’esso in verticale.
La caccia con il falco non è quella che si vede nei raduni collettivi fatti per stare insieme una giornata dove vi sono troppi spettatori e troppe auto a mo di spettacolo, mi viene da pensare e dire, con conclusioni, a volte, di “cacciate” con falchi che catturano sotto le vetture, o prede che si rifugiano dentro l’abitacolo dai finestrini abbassati, ma è quella fatta da pochi individui in mezzo ai campi a stanare il selvatico vero alzato dall’uomo o dal cane.
La caccia col falco è anche qualcosa di impressionante, pensate quella ai corvidi, dove devi correre il più veloce possibile ad aiutare la sacra che ha agganciato o il pellegrino che le sta prendendo. Per non dimenticare la picchiata a 350 Km/h di Artù alla pernice che viene così stoccata a circa 2 metri d’altezza a poche frazioni di secondi dal frullo. Questa è la caccia di chi non fa solo spettacolo.
Come falconiere credo di avere imboccato la strada giusta (strada maestra) ecco perché “ Falconeria Maestra” intesa come riportare tutto alla giusta via ……. La via maestra dove falconiere è colui che caccia con i falchi …. Ma non solo.
RIPROPORRE UN ARTE ANTICA: VOLI ALL’ARABO NORMANNA CON I FALCHI SACRI
Ormai da anni propongo questo tipo di caccia che consiste nell’utilizzare il falco sacro così come veniva usato nel Medio Evo, cioè lanciandolo direttamente dal pugno all’inseguimento del selvatico appena levatosi, con inseguimenti mozzafiato anche per centinaia di metri.
Era andata in disuso tale pratica presso i nostri falconieri, ma ultimamente anche grazie alla propaganda fatta dal sottoscritto negli anni, sono sempre di più i falconieri che si cimentano in questo stile di caccia al volo con i falchi sacri …. Che poi se vogliamo dirla tutta è una delle prime forme di Falconeria praticata …. Se non la prima …… poi vuoi per le capacità particolari che ci vogliono per addestrare dei BUONI FALCHI SACRI AI VOLI “FUORI DAL CAPPUCCIO” (così anche detta tale pratica), vuoi per l’entrata in uso di animali “più facili” da addestrare, vuoi per la mancata conoscenza di tale pratica, vuoi per avere tutto subito e velocemente, si è arrivati a dire che il falco Sacro nasce per l’alto volo e non per questi voli (anche se poi si vedono pochissimi falconieri volare l’alto volo con i falchi sacri), ma se diamo un occhiata agli antichi trattati di Falconeria dove il vero falco da utilizzare nelle cacciate più impegnative era proprio il falco Sacro o il Girifalco in questi voli su gru e aironi, basti pensare che gli arabi, nella caccia vera e non quella da raduno su preda pre marcata a mo di spettacolo, utilizzano ancora oggi principalmente i falchi sacri e loro ibridi, proprio sfruttando questo tipo di volo con i migliori risultati.
Che ben vengano i voli di pregio all’ARABO NORMANNA, in quanto ricchi di tradizione e validi, per quei falconieri che dicono ai tempi moderni, fatti di prede premarcate e di riserve di caccia, DI CACCIARE CON I RAPACI.
IO DICO CHE BISOGNA UNIRE L’ALTO VOLO DEL PELLEGRINO A UN BASSO VOLO DI ASTORE SALDANDOLI CON UN VOLO A VISTA DI SACRO.
SCUOLA FALCONERIA MAESTRA - SEZIONE CACCIA