Lo Stile Italiano detto "alla Coppaloni"
Ernesto Coppaloni, nato a Corteolona il 24 aprile
1910, morto il 19 novembre 1973.
Scopiazza di la scopiazza di qua, senti quello,
senti l'altro …. ma le fonti quali sono ….
sembra che tutti ormai parlano del dottor Ernesto
Coppaloni …... ma come? Sembra quasi che mangiavano con lui tutti i giorni ….. che bevevano e
volavano e apprendevano …. in realtà sono pochissimi quelli che possono parlare di lui, del suo
stile, di averlo conosciuto …..
Questo articolo sicuramente diventerà frutto di furto dei
soliti ignoti ben conosciuti …. ma pazienza.
Francesco Pestellini in FALCONERIA MODERNA
(Editoriale Olimpia finito di stampare a Firenze il 20 maggio 1941) parla dell'addestramento di
rapaci di alto e basso volo e nel capitolo XIV intitolato UNA PARTITA DI CACCIA A CORTEOLONA parla
proprio del dottor Coppaloni. Descrive l'abitazione dei Coppaloni presso Corteolona nella pianura
pavese :-….. dal portone entriamo nell'immenso cortile dei Coppaloni, chiuso in un quadrilatero di
stanze, adibite un tempo ad una filanda. Latrati di bellissimi cani da caccia e grida altissime di
falchi alla pertica animano questo grande piazzale............ Ora voi mi domanderete chi siano i
Coppaloni. Ecco come vi risponderebbe il paese: “sarebbero dei ragazzi intelligenti, hanno anche
studiato (Ernesto è in possesso di varie lauree ed è acquerellista notevole), ma poi si perdono
con quelle bestiacce, hanno appestato la campagna di conigli selvatici, insomma gente un po
squilibrata …... anzi, se volete proprio saperlo, qui li chiamano i pazzi di Corteolona
….”.
Felix Rodriguez De La Fuente in EL ARTE DE CETRERIA (Ediciones NAUTA S.A.
Barcelona – Spagna 1965) chiede al dottor Ernesto Coppaloni di scrivere sul falco lanario e gli
dedica un capitolo intero dal titolo IL FALCO LANARIO E L'ALFANETTA. De la Fuente dice:- ….
ho avuto la fortuna che il falconiere che conosce meglio il lanario in Europa, il dott. Coppaloni,
Presidente del Circolo Falconieri d'Italia, abbia accettato di scrivere un articolo su questo
falco …. col suo contributo arricchisce questo testo e mette a disposizione l'abbondante e
incalcolabile esperienza. Sono felice e onorato di cedere la penna al prestigioso falconiere
italiano.
Il dottor Coppaloni dice che fin dl 1926, all'età di 16 anni ha iniziato ad
occuparsi di Falconeria e ad addestrare sia falchi che astori. Nell'articolo da atto di essere un
gran conoscitore e con l'occasione descrive anche addestramento e cura dei falchi e non solo dei
lanari. Nell'articolo dice anche che lui no ha il vizio di pesare i propri falchi …... dice anche
che il grande maestro Federico II non crede si sia servito di bilance complicate per stabilire il
momento in cui i suoi fantastici falconi erano pronti per il volo. …... l'addestramento di un
falcone è un lavoro tanto delicato e sensibile che il falconiere deve essere sopratutto un artista
che sappia esattamente quando la sua opera, paragonabile ad un quadro o una statua, è completa,
viva, palpitante, senza avere bisogno di ritocchi che guasterebbero la sua freschezza. …..
consiglio ai lettori di leggere attentamente il capitolo per intero del dott. Coppaloni …. credo
che sia l'unico scritto di pugno sull'addestramento completo esistente per un
libro.
Chi ha parlato di Coppaloni e del suo stile in modo molto valido è stato un
grande falconiere italiano ossia Giampiero Del Maestro Calvetti che molti di noi “vecchi”
ricordano con piacere, egli così lo ricordava, inoltre alle sue ho aggiunto i miei pensieri e le
mie valutazioni di studio del grande maestro che era e che sarebbe stato il dott. Coppaloni. Nella
vita del dott. Coppaloni legata alla falconeria, in particolare dell'alto volo fa ingresso E.
Nasturzio che da le prime istruzioni che il dott. Coppaloni fa sue trasformandole in tre momenti
lapidari che lo accompagnarono e lo accompagnano tutt'ora:
– falco in aria mani in tasca,
fino a quando non ha raggiunto l'altezza giusta
– logoro visto, logoro dato
– amare i
propri falchi
Non dimentichiamoci che Coppaloni era un grande pointerman ed era titolare
dell'allevamento “della Gaia” e presidente del Pointer Club Italia, e nei suoi pointer cercava
il “puro, folle” ossia il cane che spaziava trascinato da un incontenibile passione e non
mosso da un addestramento eccessivo all'obbedienza (n.d.a.).
Questo stile il dott. Coppaloni
lo mise in pratica nella Falconeria d'alto volo, lasciando esprimere il falco mosso dal pugno su
in alto nel cielo senza essere richiamato (la purezza del volo) e aspettare che il falco
rientrasse sul falconiere spontaneamente per essere poi pronto all'azione (n.d.a.).
E se
qualcosa andava storta …... logoro visto, logoro dato, unico mezzo valido per richiamare il falco
a se (n.d.a.).
Egli amava l'arte della falconeria, i voli perfetti, rivedeva se stesso nei
voli altani che legavano con un filo sottile falco e falconiere (n.d.a.).
Portò il suo stile
ai falconieri italiani e poi lo portò in Europa è di quei tempi la frase di Renz Waller: “i
pifferi di montagna vennero per suonare e furono suonati”, riferendosi ai voli alla Coppaloni dei
falconieri italiani.
(n.d.a.) = nota del sottoscritto
questa pagina è aperta
a tutti coloro che vogliono raccontare qualcosa di vero e puro legato a questo personaggio …... no
perditempo